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E' ora di puntare su upgrading del biogas e bio-GNL

E' ora di puntare su upgrading del biogas e bio-GNL

Con la guerra russo-ucraina, l'eccessiva dipendenza dell'Unione Europea dalle forniture energetiche esterne ha mostrato tutti i suoi limiti, minando la sicurezza energetica e gonfiando le bollette di migliaia di famiglie e imprese europee.

I gas rinnovabili, inclusi biogas e biometano, possono fornire un contributo cruciale per sostituire il gas naturale e ridurne la domanda e gli alti costi d'importazione, diventando fondamentali per plasmare il futuro mix energetico e giocare un ruolo primario nel processo di decarbonizzazione.

Il settore del biogas (Rapporto European Biogas Association 2023) sta già fornendo 21 miliardi di metri cubi di gas rinnovabile all'Europa ed entro il 2050 potrebbe fornire fino a 167 bcm (miliardi di metri cubi), coprendo il 35%-62% della domanda di gas europea del 2050.

La produzione di biometano, in particolare, continua a crescere: più 20% lo scorso anno, confermando un andamento continuo e costante di anno in anno.

Entro il 2023 i settori del biogas e del biometano combinati possono più che raddoppiare la produzione: da 21 bcm nel 2022 fino a 45 bcm nel 2030 e si stima che il biometano sarà in grado di coprire fino al 62% della domanda di gas entro il 2050.

In altri termini, il biometano, può soddisfare i 2\3 della domanda di gas europea prevista per il 2050.

La scelta se collegare un impianto di biometano alla rete di distribuzione o di trasporto può essere influienzata da una serie di fattori, tenendo presente che il fattore più importante per un progetto sostenibile è la disponibilità in loco delle biomasse. Qualora gli impianti avessero la disponibilità di biomasse sostenibili, ma non l'accesso alle reti, la possibilità di produrre in loco bio-GNL ed evitare del tutto la necessità di una connessione alla rete diventa un fattore essenziale per la fattibilità di un progetto.

Il bio-GNL può essere consegnato a stazioni di rifornimento per essere venduto come carburante per autotrazione o trasportato tramite camion ai suoi utenti finali, sia per i trasporti sia per altri usi nell'industria. La produzione off-grid di biometano è di particolare interesse nelle aree rurali con accesso limitato alla rete del gas o in paesi dove le reti non sono state sviluppate.

Alla fine del 2022 erano 27 gli impianti di bio-GNL attivi in Europa, quasi il doppio rispetto ai 15 dell'anno precedente, e si prevede che questo numero sia aumentato significativamente nel 2023 (28 impianti) e che aumenterà ancora nel 2024 (42 impianti).

Nel 2020 c'erano oltre 15.000 camion alimentati a GNL nella flotta europea e si prevede che questo numero aumenterà fino a 280.000 nel 2030, rappresentando almeno il 25% della quota di mercato.

Questi numeri dimostrano che ci possono aspettare grandi quote di bio-GNL già nei prossimi anni e che è il momento di puntare sull'upgrading del biogas e sul bio-GNL.

Le proiezioni suggeriscono che l'Italia diventerà uno dei principali paesi produttori di bio-GNL in Europa: se il nostro Paese conta oggi 6 impianti attivi, ci sono ben 40 impianti in diversi stadi di sviluppo che dovrebbero diventare operativi entro il 2025.

HYSYTECH, oltre al vasto numero di referenze di impianti già realizzati, inizia questo 2024 con la realizzazione in corso di 13 impianti di biometano, 12 dei quali sono impianti di bio-GNL, commissionati da importanti clienti a livello europeo.

Inoltre, dal 2022 HYSYTECH è entrata a far parte del gruppo NIPPON GASES, consolidando ulteriormente il suo posizionamento di sicuro partner industriale e divendendo oggi un player di primo piano in questo emergente mercato a livello internazionale.

 

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